domenica 19 settembre 2010

Nick Fregatura

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Confesso che quando ho finito, dopo una manciata di minuti, il libercolo di Nick Hornby "E' nata una star", quello, per capirci, che parla della madre che scopre da una videocassetta datale da una sua amica che il figlio fa l'attore di film porno, mi sono domandato se fossi stato preso in giro. Anzi per la verità ne ero abbastanza certo. Del resto è colpa mia se ho sborsato 10 euro per 64 pagine scritte anche a caratteri semi-cubitali. Però, chissà con quale strano meccanismo mentale, mi ero immaginato 64 pagine "intense". Mentre leggevo, invece, tutto era sì piacevolmente leggero ed ironico, ma anche superficialmente banale.
Oggi, girovagando per internet, scopro che esiste un progetto nella collana britannica Open Door, nel quale scrittori famosi scrivono opere "facili" per un pubblico poco istruito e poco avvezzo alla lettura, allo scopo di portarlo ad apprezzare i libri. E, guarda caso, nel 2005 Nick Hornby scrive "E' nata una star" proprio per questa collana. Proprio per questo progetto.
Ovviamente nel libro italiano non si fa la minima menzione a tutto questo. Il che porta a due effetti deleteri: il primo è che chi è abituato a leggere, butta via 10 euro. Il secondo è che chi doveva essere avvicinato alla lettura, non sapendo che quel libro è dedicato a lui, lo ignora e si getta sereno tra le braccia di Moccia (la cui destinazione culturale è scritta direttamente sulla copertina, nel nome dell'autore).

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