giovedì 23 settembre 2010

Bridget Jones cube

Pur consapevole della probabilmente insormontabile incapacità del maschio di capire fino in fondo la psicologia femminile, trovo qualche difficoltà a credere alla notizia apparsa oggi su Repubblica secondo la quale stia avendo discreto successo un sito (www.pinkkisses.com) che si occupa, dietro compenso, di fornire servizi a favore delle donne (e solo donne) che sono state lasciate. Il sito, va detto, esiste, ma la mia difficoltà sta nel credere che davvero ci sia qualcuna che lo utilizzi. Ora passi per servizi evoluti di tipo psicologico o di sostegno. Ma possibile che esista, seppur tra le americane, un numero di donne sufficientemente alto disposto a pagare per vedersi recapitare per un mese a casa fiori e cioccolatini marcati "Better than sex" ed avere due settimane di invio di SMS motivazionali? Cosa cambia dall'uscire per andarseli a comprare i cioccolatini o i fiori, scrivendosi da sola un bel biglietto di complimenti? E questo non è enormemente più deprimente che aspettare che qualcuno (chiunque esso sia) te li regali davvero? Roba che nemmeno Bridget Jones al cubo...
Stavo comunque pensando ad un sito analogo rivolto ai maschietti. Vediamo. Come servizio base potremmo pensare all'invio giornaliero di ogni tipo di depliant di gadget tecnologici dalle varie funzioni, con tanto di indirizzi internet di approfondimento, accompagnati da birra gelata. Il premium invece potrebbe prevedere, in aggiunta, inviti ad eventi sportivi di vario genere o la fruizione degli stessi da remoto in mutande e rutto libero.
Dite che il mio sito è troppo stereotipale?
E l'altro come lo definireste? Diffamatorio va bene? 

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