mercoledì 29 settembre 2010

Ma sette pollici è meglio di dieci?


Oggi, grazie a Samsung, ho avuto modo di provare il Galaxy Tab. Non ho ovviamente ancora avuto modo di testarlo a sufficienza per poter darne un giudizio tecnico degno di nota, o per fare un raffronto con l'iPad, anche se volendo essere pragmatici alla fine scopriremo che alla prossima realease di hardware o di sistema operativo Galaxy e iPad saranno praticamente equivalenti. Se tralasciamo ovviamente l'integrazione nel mondo aziendale, per la quale temo entrambi abbiano ancora un po' da lavorare - sempre che a loro interessi davvero - e sulla quale potrebbero davvero distinguersi.
Vorrei pertanto qui concentrarmi sulla vera unica e incolmabile differenza, che esula peraltro da marca/modello, degli oggetti; su quello che era il mio dubbio principale: e cioè la dimensione dello schermo. Ma sette pollici sono davvero meglio di dieci? La riposta è scontata: dipende. Dipende dall'utilizzo che se ne pensa di fare, dipende da cosa ci si aspetta. Sette pollici sono sufficienti per leggerci un libro, non sono sufficienti a leggerci un giornale (devi per forza usare il pinch). Sette pollici vanno bene per portarsi l'oggetto nella giacca, non vanno bene per visualizzare (ed usare con una certa fluidità operativa) un desktop remoto. Insomma, i miei dubbi restano. Il settepollici è un oggetto ibrido suscettibile di diverse interpretazioni in dipendenza da lato da cui lo si guarda. E' un piccolo (e comodissimo) tablet o uno scomodo cellulare troppo grande? Consente, con un solo acquisto ed un solo oggetto da trasportare, di avere cellulare e tablet, oppure devi comunque avere con te sempre due oggetti? E se vale la prima, è abbastanza piccolo da risultare comodo in ogni occasione come lo è un cellulare? E se vale la seconda è abbastanza grande da consentire un utilizzo davvero diverso da quello di un cellulare touch?

Non so ancora rispondere, e in ogni caso la mia risposta sarebbe probabilmente diversa dalla vostra.
Posso solo dire che, a mio avviso , questo tipo di oggetti hanno la loro massima espressione sul divano di casa, in una stanza di albergo o in aereoporto, mentre non te li porteresti mai allo stadio o in palestra, a correre o in giro per negozi, dove invece non fai mai a meno di un cellulare, meglio se avanzato. Con questa premessa, quindi, mi chiedo se davvero serva a qualcosa risparmiare tre etti di peso (che in una valigia o zainetto non hanno alcun tipo di effetto e tantomeno sul divano di casa) penalizzando in modo secondo me significativo il display.

Ma non tutti sono daccordo. E lo dimostra il fatto che anche Blackberry se ne esce con un settepollici e la stessa Apple ha in cantiere un iPad nano (o iPod giga?).

Solo il mercato ci dirà chi ha visto più lontano.




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