sabato 25 settembre 2010

Due-ruotisti 2: la saga continua (ma a pedali)


Oggi ci occuperemo brevemente della specie più a rischio dei due-ruotisti cittadini: quelli a pedali. Tutti sanno che le nostre città, purtroppo, non sono assolutamente adatte e attrezzate per le due ruote a pedali. E lo sanno perfettamente anche coloro che le usano. Lo sanno perché non passa giorno che non ci sia qualcuno che si lamenti per come i comuni siano disorganizzati, le piste ciclabili poche eccetera eccetera. Lo sanno ma siccome andare in bici fa molto eco (che tradotto significa che le macchine non si parcheggiano, gli autobus sono troppo pochi e troppo cari,  i motorini costano troppo e a piedi ci vai te), la disorganizzazione, la mancanza delle piste ciclabili e il pericolo non li ferma. E fino a qui andrebbe anche bene, ogni specie ha diritto alla sopravvivenza (e mai vocabolo si adatta meglio alla situazione del soggetto in questione). Evidentemente però la frustrazione di essere considerato un elemento alieno nel traffico cittadino porta i due-ruotisti a pedali (che chiameremo brevemente 2RP) a bizzarri comportamenti, dei quali qui evidenziamo i principali.
  • Un 2RP predilige la strada, anche in presenza di pista ciclabile adiacente. In alternativa, talvolta, utilizza il marciapiedi.
  • Se possibile e se previsto da tragitto da compiere, il 2RP viaggia contromano, meglio se con il sole basso alle spalle cosicché risulti il più possibile invisibile agli automobilisti.
  • Se il tragitto contromano non risultasse in un dato momento possibile, il 2RP si dirige con relativa sveltezza sul marciapiedi, incollando al muro i pedoni, per poi tornarsene in strada appena l'ostacolo si è tolto di mezzo.
  • Il 2RP adora mettersi in prima fila ai semafori. Al momento del verde la partenza deve risultare il più possibile sbandata, in modo da creare il panico negli automobilisti. 
  • Il 2RP a volte decide di utilizzare la pista ciclabile. Questo accade solitamente quando essa è ricavata tirando una riga sul marciapiedi e preferibilmente in prossimità dei punti in cui essa termina, cosicché il giorno dopo possa scrivere ai giornali scandalizzato. In questi casi si terrà regolarmente il più vicino possibile alla linea di divisione, suonando disperatamente il campanello per far scansare i pedoni, ancora una volta incollati al muro.
  • Il 2RP parcheggia sul marciapiede, se possibile di fronte alle finestre dei seminterrati, le cui sbarre in effetti sono lì disposte appositamente dal comune per allacciare i lucchetti. Se il marciapiedi è stretto, ovviamente meglio. Se è largo il 2RP potrebbe anche decidere di parcheggiare tra auto e auto.
  • Il 2RP regolarmente non si ferma alle strisce pedonali, nessuno è ancora riuscito a capire se è perché esse sono dal 2RP di solito utilizzate per attraversare le strade e pertanto considerate sua proprietà, oppure semplicemente perché i freni non funzionano. La maggiore affidabilità della seconda ipotesi sembra emergere dal tipico comportamento del 2RP di evitare eventuali ostacoli gettandosi verso il centro della carreggiata senza verificare chi ha dietro e senza rallentare.
  • Il 2RP non usa il casco. Se il 2RP transita su pista ciclabile con un bambino nel seggiolino, anche il bambino è senza casco. Dello specchietto retrovisore nessuna traccia.
  • Quando il 2RP esce dal centro abitato si trasforma in una specie di Pantani. Se ne trovi uno in salita, essendo solo una specie di, lo vedi sbandare ansimando e invadendo la carreggiata opposta. Quando riesci a superarlo ti guarda con la faccia stravolta e lo sguardo interrogativo per dire "Cosa ci fa qui questa macchina? Come mai non hanno chiuso la strada?"


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