mercoledì 22 settembre 2010

Libertà di pensiero. Purchè breve.

420 caratteri. Questa è la lunghezza massima del pensiero secondo Mark Zuckerberg. Del resto il pensiero globale ormai lo si misura in Terabyte, e siccome lo storage è limitato (noi italiani ne sappiamo qualcosa) e siamo un bel po'  nel mondo, più di tanto non possiamo consentirne. Ed è bene quindi pensare breve. Sarà per questo che hanno messo la Gelmini alla pubblica istruzione? È anche interessante come su Facebook si rispecchi perfettamente lo stile contemporaneo secondo il quale uno fa una breve affermazione e tutti gli altri possono vomitare fiumi di parole senza limiti per commentarla, a dimostrazione che il pensiero deve essere limitato ma i rompicoglioni possono imperversare.
Jack Dorsey invece ti limita a 140 caratteri, meno di un SMS. Ma almeno ha il buon cuore di non scrivere "A cosa stai pensando?", esteriorizzando la domanda con un "What's happening?". E che vuoi che succeda? Fortunatamente non succede mai niente...
A parte piccole cose che stanno tranquillamente in 140 caratteri, come A Firenze rischia di chiudere la Biblioteca Nazionale.

Nessun commento:

Posta un commento

 
Copyright © After Fireworks