sabato 2 ottobre 2010

Indigeste congestioni


Si può fare qualcosa per il traffico nelle città? Dipende dalle città, innanzitutto. A Firenze, per esempio,  la situazione è ulteriormente complicata dalla struttura della città, dotata di strade troppo strette. Altra cosa che complica notevolmente la situazione è la completa mancanza di decentralizzazione dei servizi e dei luoghi di raccolta. Per essere precisi, quando nacquero i quartieri a nord della città si iniziò a decentrare, cioè togliere dal centro, ma dal momento che da allora nessuno si è fermato, il risultato è che ormai fabbriche, aziende di grandi dimensioni, centri commerciali, aereoporto, servizi, ospedali, senza contare gli altri centri ad alta popolazione, stanno tutti a nord, creando lì un unico centro per il traffico. Pertanto è ovvio che la circolazione critica è sud-nord la mattina, e nord-sud la sera, con pochissime eccezioni. La situazione è tragica e certo non ci sono vie di scampo da queste due problematiche appena viste. Quindi non si può fare niente? Beh, qualcosa da fare ci sarebbe, a mio avviso. Sono piccole cose, e anche molto banali in fondo, ma che sono sicuro - perché purtroppo io seguo il senso dell'onda - che aiuterebbero. E costano poco, vicino allo zero. Anzi, in certi casi ci si guadagnerebbe anche. Vediamo.

  • Considerato che le ore critiche sono dalle 8 alle 9 e 30 la mattina e dalle 17 e 30 alle 20 la sera, in questi orari si potrebbe, credo, evitare di eseguire il servizio di raccolta rifiuti, potatura alberi e altre analoghe attività tipicamente notturne.
  • Esiste già una norma del codice della strada che vieta il parcheggio in doppia fila. Basterebbe che almeno nelle fasce orarie di cui sopra si eseguissero controlli e si emanassero sanzioni, sia tramite l'utilizzo delle telecamere, sia tramite autisti dei mezzi pubblici, oltre che, ovviamente da parte della polizia municipale.
  • Sempre nelle fasce orarie indicate, si potrebbe evitare la circolazione ai mezzi pesanti, quantomeno nelle strade di grande comunicazione e scorrimento. E, perché no, decidere che in quelle fasce orarie non si consegnano merci in generale, impedendo la circolazione anche ai corrieri (che poi rientrano tipicamente nella categoria dei parcheggiatori in doppia fila).
  • Una revisione delle corsie preferenziali non sarebbe dannosa. Spesso esse sono state create osservando solo la necessità del mezzo pubblico, senza valutare bene le conseguenze sul resto del traffico. Ci sono zone in cui a causa delle corsie preferenziali o di certi assurdi sensi unici, un normale automobilista (anche il due-ruotista in teoria, in pratica si sa che i due-ruotisti possono impunemente viaggiare dove vogliono) è costretto per recarsi dal punto A al punto B distante 300 metri, a compiere tre volte tanta strada. Tutti creano traffico sulle stesse direttrici, indipendentemente da dove devono andare.

Se non esistessero i due-ruotisti (della serie che mondo sarebbe senza nutella alla meno uno), che hanno costretto, con la loro totale incapacità di capire cosa sia la segnaletica orizzontale, il comune a posizionare dei cordoli di cemento per separare i sensi di marcia sui viali di circonvallazione, avremmo potuto fare come fanno a Barcellona sulla Diagonal, riservare cioè gestendo la cosa con semafori, più corsie ad un senso di marcia in base all'orario. Che poi almeno 'sti generatori di rumore diminuissero il traffico o l'inquinamento, uno potrebbe anche passarci sopra (no, non in quel senso lì...). Ma i danni in entrambi i casi sono sistematici, purtroppo. Sul rumore, invece, servirà un capitolo a parte.

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