domenica 7 novembre 2010

Quel delinquente del wifi

E così ancora uno in più nella lista di chi perde occasioni per stare zitto. Al sottoscritto e a tantissimi altri si aggiunge adesso Grasso, il procuratore antimafia, che ha dichiarato come il wi-fi libero porterà a danneggiare indagini su pedofilia, mafia e terrorismo, impedendo addirittura il reperimento di oltre 16mila reati. Ora nessuno dubita di quello che lui dice, ma Grasso si dimentica, o forse non sa, che ci sono metodi di controllo diversi, e certamente anche più efficaci, del registrarsi con un documento. Dimentica, o forse non sa, che in paesi a maggior rischio del nostro (per esempio Gran Bretagna e Stati Uniti) il wi-fi libero esiste da anni e nonostante tutto sono paesi in cui il controllo sulla rete è enormemente maggiore che da noi, e non potrebbe essere altrimenti. Dimentica, o forse non sa, che, per assurdo, potrebbe essere addirittura più facile reperire reati con il wi-fi libero. Insomma una non-analisi densa di luoghi comuni e troppo semplicistica. In linea con la totale mancanza di cultura telematica presente in coloro che guidano il nostro paese.

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